sabato 29 dicembre 2012

Oltretomba n. 73 - ...e dio maledì il serpente!


Data di pubblicazione: 26 marzo 1974
Numero di tavole: 120

 Antefatto: siamo nel 1561. Il vizioso conte Henry-Philippe d'Aubergnac, dopo averle stuprate e seviziate, sacrifica giovani donne al Grande Serpente che abita i sotterranei del suo castello e altri non è che Satana in persona. Quando il maligno gli chiede di togliere di mezzo un pio eremita che vive nel bosco in armonia con gli animali, il conte lo fa prontamente condannare a morte per stregoneria. L'eremita, prima di morire arso vivo, lancia una maledizione sul conte e sul serpente.


Salto temporale: nel 1929, nel villaggio francese di St. Nicolas, una coppia di ciarlatani-maghi intrattiene il pubblico in un teatrino improvvisato. Il serpente che sta sul palco è il vero detentore dei poteri magici, che sembrano sfuggire al controllo dei due: all'improvviso una carica di animali selvaggi di ogni tipo irrompe nella sala distruggendo tutto e facendo strage.


L'unica sopravvissuta è la maestrina Celine, che durante lo spettacolo era stata ipnotizzata. La salute già delicata della bella maestrina è decisamente compromessa dall'esperienza: il medico le consiglia una vacanza, e lei si reca a Parigi da una cugina. Proprio a Parigi, il giornalista Robert Duval comincia ad essere tormentato dalle continue apparizioni di una donna velata, che solo lui può vedere.


Decide perciò di prendersi una vacanza: la meta è Morgat, un paesino di pescatori della Cornovaglia che, guarda caso, è stato proprio il teatro delle terribili vicende dell'antefatto. Purtroppo anche qui Robert è tormentato dalle sue visioni, e rischia addirittura di finire nelle grinfie di una sanguinaria setta satanica se non fosse per il provvidenziale intervento della bella contessa Ginevra d'Aubergnac, l'ultima discendente della stirpe su cui in paese se ne dicono di tutti i colori. Una nuova visione della donna velata getta nuova luce sui fatti: si tratta di Celine, in veste di tramite dello spirito del povero eremita, che grazie a Robert Duval avrà la sua vendetta.


Il giornalista si reca al castello della contessa, invitato a una festa che presto degenera in un rito satanico. Robert stringe in mano la croce con cui dovrà trafiggere il diabolico serpente... Nel frattempo la sua donna, Monique, è in arrivo accompagnata dalla cugina, che è proprio la povera sventurata Celine...


Una trama pasticciata e complicatissima, farcita di tutti i cliché possibili e immaginabili del genere gotico, per questo numero 73 mediocremente disegnato da un autore sconosciuto (se qualcuno ha idea di chi sia, batta un colpo!). L'albo si riscatta dal punto di vista del weird: canti in un fantomatica lingua bretone, gattini legati a pali, galli sgozzati, docce di sangue, una improbabile orda di gnu, zebre, bufali, elefanti, cervi e chi più ne ha più ne metta che semina morte e distruzione, occhi estirpati, donzelle stritolate da serpenti. Anche sul sesso abbiamo fetish e sadomasochismo a go-gò, e mi basta citare il vizietto preferito del protagonista Duval: prima dell'amore farsi praticare un clistere dalla bella fidanzata vestita da infermiera. Aaaah, questi favolosi anni Settanta!

Storia: 2/5
Disegni: 3/5
Copertina: 4/5
Eros: 4/5

Voto complessivo: 3/5

5 commenti:

  1. Belle recensioni, davvero competenti!

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  2. Ciao! Scoperto per caso il tuo blog, complimenti! Ti segnalo anche il mio dedicato invece ai personaggi dei fumetti sexy anni '70-80 http://tippylahostess.blogspot.it/ se vuoi dacci un'occhiata e appena posso ti metto trai link del mio blog ;) Grazie!

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  3. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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