venerdì 9 novembre 2012

Oltretomba n. 49 - Papé Satan Aleppe


Data di pubblicazione: 17 aprile 1973
Numero di tavole: 117

Pisa: corre l'anno 1433. Aldino Avondo, un mediocre pittore squattrinato, cerca ispirazione per una nuova opera d'arte leggendo la Divina Commedia di Dante (da cui il titolo: "Papè Satàn, papè Satàn aleppe cominciò Pluto con la voce chioccia..."). Vorrebbe creare un grande affresco sull'Inferno, ma non riesce a rendere coi pennelli le sue idee, per cui si reca a chiedere l'aiuto magico della fattucchiera Zebedea, che gli fa vedere una mostruosa immagine di Satana contenuta in uno dei suoi libri di magia nera.



Ma Aldino non vuole pagare la strega e, in una colluttazione, inavvertitamente la uccide. Pronunciare l'esclamazione "Oh, mio Dio!!!" davanti all'effigie del signore delle tenebre non è per niente una buona idea, perché si fa vivo Satana in persona...


Il patto è stipulato: il diavolo guiderà la mano di Aldino nell'opera che vuole realizzare, ma egli in cambio dovrà far peccare i suoi simili e poi ucciderli per procurare anime dannate all'Inferno. Aldino, completamente assorbito dalla sua opera infernale, riesce finalmente a dipingere, ma nel frattempo si scatena la sua violenza assassina...



Bizzarro titolo dantesco, bizzarra storia per questo fumetto ambientato in un Medioevo che più maccheronico non si può. Tutti i personaggi infatti, a parte la vecchia strega sapiente e il diavolo, si esprimono in un simpatico idioma che vorrebbe essere una specie di toscano arcaizzante, con punte di dotta erudizione nella maliziosa battuta di boccaccesca memoria: "Così, così, Alduccio mio, fammi sentire il tuo diavolo dentro lo mio inferno".
Quanto a questo Aldino Avondo, è un pittore "romanticamente" in certa d'ispirazione che vive come un bohémien nel suo studio sgangherato, e certo ha ben poco di quattrocentesco il suo modo di approcciarsi all'arte. Insomma, la storia è stupidina, ma ci sono i demoni, ci sono le donnine nude, c'è violenza quanto basta, in pratica c'è da stare allegri.
Nota di merito ai disegni del fumettista spagnolo Victor de la Fuente, che in seguito diventerà uno dei disegnatori di Tex. Tratti duri, marcati e realistici che riescono poi nelle visioni sataniche a declinarsi in uno spigoloso e affascinante decorativismo.

Storia: 3/5
Disegni: 4/5
Copertina: 3/5
Eros: 3/5

Voto complessivo: 3/5

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